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InformaGiovani Diffuso a Torino: Z reticoli

Anche la nostra associazione partecipa all’InformaGiovani Diffuso a Torino, grazie al progetto Z reticoli!

Il progetto Z reticoli

Z reticoli è una delle sedi InformaGiovani Diffuso di Torino.

Si trova sul territorio delle Circoscrizioni 6 e 7 di Torino – che comprendono i quartieri Barriera di Milano, Falchera, Aurora, Vanchiglia e Vanchiglietta.

Con Z reticoli ARCI Torino vuole sperimentare un sistema diffuso e integrato di azioni per lə giovani che vivono questi quartieri.

Una rete di 20 associazioni, servizi, sportelli, attività rivolti allə under 35, per cercare insieme risposte a bisogni e desideri: orientamento e supporto per impostare una vita autonoma, autodeterminazione e consapevolezza dei propri diritti, protagonismo e cittadinanza attiva, socialità e partecipazione alla vita sociale e culturale del quartiere.

15 spazi sociali e culturali dove trovare sportelli di orientamento e consulenze su casa, lavoro, salute (fisica e mentale), formazione, incontri sulla mobilità internazionale, job cafè e percorsi per chi vuole entrare nelle professioni culturali, supporto nelle pratiche amministrative, una redazione di comunità, camminate esplorative nei quartieri.

Puoi trovare la descrizione completa di Z reticoli qui!

ACMOS e il progetto Z reticoli

Nell’ambito dell’InformaGiovani Diffuso, la nostra associazione si impegna contribuendo con ciò che meglio sa fare: lavorare con i giovani, nelle scuole, impegnandosi per diffondere questa iniziativa anche in un contesto scolastico, in un’ottica di dialogo e condivisione di possibilità per i giovani già esistenti e attive sul territorio.

Durante tutto l’anno sociale abitiamo e animiamo le scuole secondarie di secondo grado della nostra città, non solo proponendo percorsi e laboratori, ma anche e soprattutto attraverso l’animazione d’ambiente durante gli intervalli e i momenti di informalità: l’occasione perfetta per diffondere l’InformaGiovani Diffuso anche nell’ambito scolastico e fra i più giovani!

Abbiamo animato gli intervalli sul tema al Liceo Einstein, al Bodoni e allo Zerboni! Al Liceo Einstein, all’IIS Bodoni  e all’Istituto Beccari abbiamo svolto degli incontri aperti agli interessati e alle interessate, mentre all’IPSIA Dalmazio Birago abbiamo incontrato tutte le classi quinte per parlare di Z reticoli e dell’InformaGiovani Diffuso.

Anche il progetto Scu.Ter. contribuisce così al progetto Z reticoli, che si svolge proprio nel quartiere di Barriera di Milano e nelle zone che da sempre abitiamo come Acmos. In questo modo, studenti e studentesse possono accedere ad uno sportello InformaGiovani anche mentre sono a scuola!

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2 giugno: un momento per ribadire il proprio impegno

Il 2 giugno, mentre in tutto il Paese si celebrava la Repubblica, il nostro movimento si è ritrovato per un momento altrettanto importante: fare comunità, riconoscere il proprio impegno e scegliere come proseguire insieme.

Nella cornice accogliente di ARIA – Spazi ReAli, volontarɜ attivɜ nella nostra associazione si sono incontratɜ per concludere l’anno sociale, raccontare i percorsi di volontariato vissuti nei mesi passati e, soprattutto, confrontarsi su come ciascuno intende proseguire il proprio impegno il prossimo anno.

Un pomeriggio di ascolto e condivisione, ma anche di sguardo in avanti: un’occasione preziosa per riflettere sul senso profondo dell’essere parte di una comunità attiva, che sceglie ogni giorno la partecipazione, la cura dei territori e la responsabilità collettiva.

È stato il nostro modo per concludere la campagna per la cittadinanza “Non-violenza disarmante” che quest’anno ci ha portato a riflettere molto rispetto a come, a partire dalla pratica nonviolenta personale, si possa passare a servire la pratica non-violenta pubblica.

Il 2 giugno è, simbolicamente, la festa della Repubblica fondata sul lavoro e sulla sovranità popolare. In questo stesso giorno, abbiamo voluto ribadire che il volontariato è una forma concreta di cittadinanza attiva, un modo per tenere viva la democrazia con gesti quotidiani e collettivi.

Avviso n.2/2023

Il progetto è realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.

 

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Di nuovo! – il progetto per parlare di giustizia climatica e pratiche quotidiane in Barriera di Milano

Il progetto “Di Nuovo!”, realizzato in risposta al bando della Regione Piemonte sull’educazione alla cittadinanza globale, è stato un percorso ricco e stimolante che ci ha permesso di rafforzare il legame con le scuole e le realtà associative di Barriera di Milano, attive sul territorio nella promozione della giustizia climatica attraverso pratiche quotidiane di riutilizzo e attenzione ai consumi responsabili.

Al centro del progetto, una serie di laboratori nelle scuole del quartiere, co-progettati con i docenti, che si sono conclusi con un grande evento ai Giardini Saragat, in occasione della Festa dei Vicini. Una giornata animata da banchetti, workshop, musica e una merenda condivisa, pensata per il quartiere e costruita attorno a un’idea diversa di consumo, fondata sulle relazioni e sulla prossimità.

Tra i protagonisti dell’iniziativa, diverse realtà del territorio che hanno portato competenze, creatività e visione, come la Biblioteca civica Primo Levi, partner del progetto, che ha curato un suggestivo banchetto di libri al buio ispirato ai temi della giornata; la Sartoria Sociale del Gruppo Abele che ha ideato e realizzato, con materiali di recupero, zaini e portapenne distribuiti durante l’evento finale; Barone Ostu, artista e commerciante attivo nella promozione del vintage contro la fast fashion, ha accompagnato il percorso scolastico e partecipato all’evento conclusivo; Mercato Circolare, nell’ambito del progetto RivestiTO, ha proposto un workshop sull’economia circolare; mentre Baobab Couture ha portato in mostra le sue creazioni su misura, valorizzando l’interculturalità come elemento fondante della sua visione della moda.

Le attività hanno coinvolto attivamente studenti e studentesse dell’IIS Birago, del Liceo Einstein e dell’Istituto comprensivo Bobbio Novaro. In aula, si è approfondito il tema della crisi climatica e dell’economia circolare attraverso giochi di ruolo, discussioni, e riflessioni che hanno legato lo scenario globale alla quotidianità. Le classi hanno anche avuto l’opportunità di incontrare Barone Ostu e di vivere un’esperienza significativa in Casa Acmos, comunità abitativa giovanile dove si sperimenta ogni giorno un modello alternativo di consumo e si costruiscono relazioni solidali nel quartiere.

Percorsi come Di Nuovo! sono occasioni preziose per riflettere sul mondo che abitiamo, per mettere in discussione abitudini e modelli di consumo, e per scoprire stili di vita alternativi che esistono già e che possono diventare strumenti concreti di cambiamento.
Un cambiamento che, inizia proprio da qui: dalla scuola, dal quartiere, dalle relazioni.

 

Guarda tutte le foto della festa conclusiva!

 

 

Il progetto è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte – Settore Relazioni Internazionali e Cooperazione, nell’ambito del Bando “Educazione alla Cittadinanza Globale per la sostenibilità e la solidarietà internazionale

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Armonia 2025 – L’arte libera il bene

Il 20 e 21 giugno torna Armonia – L’arte libera il bene, il festival artistico e culturale che unisce musica, cibo, arte e impegno civile in un luogo fortemente simbolico: Cascina Carla e Bruno Caccia, bene confiscato alla mafia e restituito alla collettività.

Quest’anno, a causa dei gravi danni causati dalle piogge di aprile che hanno colpito il territorio, la strada per Cascina Caccia è ancora interrotta. Ma la voglia di stare insieme, di fare memoria e continuare a costruire bellezza non si è fermata.
L’edizione 2025 si terrà eccezionalmente presso la sede dell’associazione Ancora, in via Demetrio Cosola 10, a Saronsella, frazione di San Sebastiano da Po.

In questi quasi vent’anni di presenza sul territorio, il lavoro portato avanti in cascina ci ha permesso di costruire una realtà affidabile e radicata, capace di intessere legami solidi con la comunità locale e di mettersi concretamente a disposizione del territorio. Un percorso fatto di impegno quotidiano, relazioni, condivisione e cura, che ha portato al riconoscimento e al sostegno anche da parte delle amministrazioni locali.

Ed è proprio grazie a questi legami che, nonostante le difficoltà dovute all’alluvione, abbiamo trovato immediatamente supporto, collaborazione e accoglienza da parte del Comune, della Pro Loco, dell’associazione Ancora e di molte realtà del paese, che ci hanno permesso di non rinunciare ad Armonia, ma di darle nuova forma, con la stessa intensità di sempre.

Un’edizione speciale: tra memoria e anniversari

Armonia è da sempre dedicata alla memoria del Procuratore Bruno Caccia, assassinato dalla ‘ndrangheta il 26 giugno 1983, e a sua moglie Carla. La cascina che porta i loro nomi è oggi un presidio di legalità, impegno e cittadinanza attiva.
Nel 2025, ricorderemo anche i 30 anni di Libera, nata nel 1995 con la proposta di legge di iniziativa popolare per il riutilizzo sociale dei beni confiscati: una storia lunga e collettiva di memoria viva, costruzione di alternative e giustizia sociale.

Mostra fotografica

Durante i due giorni sarà allestita una mostra con le fotografie di Marco Donatiello, che da vent’anni racconta con la sua macchina fotografica il cammino dell’antimafia sociale in Piemonte, e in particolare il lavoro della rete di Libera e di Acmos.

Incontro pubblico

Il cuore dell’edizione 2025 sarà il talk di sabato sera, con ospiti d’eccezione:

  • Francesca Rispoli, co-presidente di Libera

  • Gian Carlo Caselli, già magistrato e presidente onorario di Libera

  • Cristina e Paola Caccia, figlie del Procuratore Bruno Caccia

Un’occasione per riflettere insieme su giustizia, memoria e partecipazione.


PROGRAMMA

Venerdì 20 giugno

19:00 – Inizio festival con l’introduzione a cura di Acmos e Libera Piemonte; lancio mostra con l’artista Marco Donatiello.
19:30 – Apertura cucina
21:00 – Live: Il buio sul piazzale (acustico), I Vespri, The Spell of Ducks


Sabato 21 giugno

18:30 – Marcia nel paese con i sindaci del territorio
19:30 – Apertura cucina
20:45 – 30 anni Libera – Talk con Francesca Rispoli, Gian Carlo Caselli, CristinaPaola Caccia
21:30 – Live: Lucido e Luca Morino


MENÙ POPOLARE

Come ogni anno, Armonia è anche buon cibo e piacere per il gusto.
In questa edizione, segnata dalle soluzioni straordinarie adottate a seguito dell’alluvione, anche l’aspetto gastronomico subirà qualche cambiamento. Ma il senso profondo del cibo – come spazio di cura, relazione e comunità – rimarrà intatto.

Il menù sarà preparato dai giovani che vivono nella comunità di Cascina Caccia, in un’esperienza collettiva che unisce lavoro, impegno e convivialità.
I primi piatti saranno realizzati in collaborazione con la Gastronomia della Cooperativa Nanà, che anche quest’anno metterà a disposizione professionalità e passione.
Nella logica della rete e della valorizzazione del territorio, importante anche la collaborazione con il Birrificio Parsifal, realtà locale con cui condividiamo visioni e pratiche.
Il vino sarà invece fornito dalla Cantina Nicola, altra eccellenza del territorio.


Antipasti 

  • Tomini

  • Hummus

Primi 

  • Riso venere

  • Agnolotti

Contorni 

  • Insalata di pomodori

  • Patatine

Dolce 

  • Macedonia con gelato

 


Un festival per liberare il bene

Armonia è un festival, ma anche un’azione collettiva. Un modo per ribadire che i beni confiscati possono diventare spazi di giustizia e di speranza.
In un tempo che ha messo alla prova il territorio, questa edizione vuole essere un segno di resistenza, solidarietà e bellezza condivisa.

Vi aspettiamo per vivere due giorni di musica, arte, memoria e partecipazione.
Perché la cultura libera il bene. E la bellezza, insieme, diventa impegno.

Per avere maggiori informazioni scrivere a:

  • profilo Instagram: @cascina.caccia
  • contatto mail: cascina.caccia@acmos.net
  • telefonicamente: 348 5145816

 

PREMERE QUI PER LE PRENOTAZIONI

 

 

 

 

Nell’ambito del progetto “Goal in rete” con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117

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JANPI – Beni Comuni in festa a Volvera

Cascina Arzilla: il bene confiscato alle mafie compie quest’anno 20 anni di riutilizzo sociale!

Abbiamo scelto di festeggiare organizzando una 3 giorni di appuntamenti e iniziative culturali sul territorio di Volvera.

 

In questi anni di riutilizzo sociale abbiamo saldato legami e costruito relazioni con le associazioni e la cittadinanza che ha visto prendere forma il progetto di ristrutturazione e di riutilizzo sociale del bene. Da qualche anno è nata una rete informale che vede protagoniste le associazioni Jaqulè, ACMOS, ANPI sezione “Piero e Renata Novarese” e A-Gio per mettere al centro di una riflessione condivisa la Cascina, parlando di beni comuni e spazi di comunità. 

 

Dal lavoro in sinergia con le realtà del territorio e il Comune di Volvera ne è nato un ricco programma:

Venerdì 13 giugno 2025

Ore 20.45 va in scena al Teatro Bossatis: SONATA – uno spettacolo di tante voci diverse dell’associazione Culturale Divo e il Teatro Balagan / Ingresso libero con offerta a cappello

Sabato 14 giugno 2025

Dalle ore 10 alle ore 18, al Parco Ponsati, CIRCO SOTTO CASA dell’associazione Jaqulè con laboratori circensi per bambinɜ e famiglie, spettacoli per tutta la cittadinanza e le esibizioni della Scuola di danza Magik Dancing Volvera

 

Dalle ore 19.30 vi aspettiamo in Cascina Arzilla per festeggiare: CENA E MUSICA per un momento di convivialità!


Il menù, cucinato dall’associazione lucana Michele Angelo Bulfaro, e prevede un aperitivo a buffet, pasta tipica lucana e il dolce.
A seguire musica live con i Cornfakes Band e il dj set di VENTIRESISTENTI.Sarà un’occasione per raccogliere fondi per supportare le attività di Cascina in rete con le associazioni del territorio.

Per prenotarsi alla cena, entro giovedì 12 giugno: scrivere a cascina.arzilla@acmos.net, chiamare il numero 334 793 8993 oppure compilare il form onlie cliccando qui

Domenica 15 giugno 2025

Alle ore 10 appuntamento al Parco Ponsati per l’inizio di una CACCIA AL TESORO che si muoverà in bici per le vie di Volvera, nei luoghi e negli spazi comuni, per scoprire le associazioni del territorio: A-GIO, Volontari delle Biblioteca Comunale, Jaqulè, ANPI, Volvera Rugby, ATP, UniTre, Acmos, Magik Dancing. La fine è prevista per le ore 12.30 con un rinfresco sempre al Parco Ponsati.

 

Per iscriversi, in gruppi di 6 persone, scrivere una mail a agio@agiovolvera.it oppure compilare il form online cliccando qui

 

 

 

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L’alluvione non deve fermare il nostro impegno!

Negli ultimi giorni, San Sebastiano da Po è stato colpito da piogge eccezionalmente violente.
Le conseguenze sono pesanti: strade crollate, case invase dal fango, l’acquedotto fuori uso.

 

Anche Cascina Caccia, il bene confiscato alle mafie dove ogni giorno promuoviamo impegno civile e percorsi educativi, ha subito danni ingenti: il nostro noccioleto è franato, il muro di contenimento della riva e della cascina è crollato, una parte dell’orto è distrutta.

 

Abbiamo affiancato i volontari del paese per liberare la scuola elementare e alcune abitazioni dal fango. Ma i danni subiti dal territorio sono ingenti e richiederanno tanti investimenti e tanto lavoro.

 

Cascina Caccia rappresenta molto più di un luogo: è un presidio di memoria, giustizia e futuro. Ogni giorno accogliamo studenti, educatori, volontari, cittadini. Oggi siamo costretti a sospendere alcune attività, ma non ci fermiamo.

 

Per continuare, abbiamo bisogno del sostegno di chi crede nel nostro impegno. Ogni contributo, anche piccolo, ci aiuterà a riparare ciò che si è rotto e ricostruire ciò che abbiamo coltivato con cura in questi anni.

 

Anche nel fango, continueremo a camminare nella direzione giusta.

Sostieni Cascina Caccia.

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Volontariato in Barriera di Milano: un’esperienza di comunità e cittadinanza attiva

Dal 26 al 30 maggio si è svolto un campo di volontariato nel cuore di Barriera di Milano a Torino, con base in Casa Acmos, luogo simbolo dell’impegno giovanile e dell’attivazione civica. L’iniziativa ha coinvolto giovani provenientɜ da diverse realtà associative nell’ambito del Progetto Coinvolgi.net, con l’obiettivo di esplorare il territorio e conoscerne le sfide sociali, con una particolare attenzione al tema della giustizia climatica.

Il campo si è aperto con un momento di accoglienza e presentazione, per condividere valori e storie delle organizzazioni partecipanti. Martedì è stato dedicato alla conoscenza di Casa Acmos, del suo legame con il quartiere e del ruolo dellɜ volontarɜ nelle attività educative e sociali. A seguire, lɜ partecipanti hanno incontrato AgroBarriera, progetto di agricoltura urbana promosso da RE.TE. Ong, e hanno lavorato in uno dei tanti orti urbani del territorio, che costituiscono un polmone verde nato per rafforzare i legami comunitari.

Mercoledì è stata la giornata più intensa, con lo spostamento a Volvera per prendersi cura di Cascina Arzilla, bene confiscato alle mafie oggi restituito alla collettività. Qui, tra lavori di manutenzione e racconti di giustizia sociale, lɜ volontarɜ hanno toccato con mano il valore della legalità.

Giovedì si è tornati in città per un’attività contro lo spreco alimentare, raccogliendo e smistando prodotti invenduti da destinare a chi ne ha bisogno. Dopo un pomeriggio libero, la giornata si è conclusa con la visita alla Sartoria Sociale del Gruppo Abele e una cena condivisa alla Casa del Quartiere.

Un’esperienza breve ma densa, che ha unito conoscenza, lavoro concreto e relazioni umane. Un piccolo grande esempio di cittadinanza attiva.

 

Clicca qui per guardare tutte le foto della settimana!

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Avviso n.2/2023

Il progetto è realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.

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2 giugno 2025 – La Repubblica muore nei CPR

Il 2 giugno si celebra la Repubblica Italiana, nata dal referendum del 1946, che ha sancito la sovranità popolare dellɜ cittadinɜ  attraverso la democrazia rappresentativa basata sulla Costituzione.

 

I CPR, luoghi di detenzione amministrativa di persone in attesa di rimpatrio, rappresentano oggi una violazione dei diritti fondamentali – sanciti dalle convenzioni internazionali e dalla Costituzione italiana, in particolare gli articoli 2, 3, 13 e 32 – ed una violazione intollerabile dei principi di umanità, libertà e dignità delle persone migranti. Il CPR di Torino in particolare, riaperto a marzo 2025 nonostante l’opposizione della Circoscrizione e del Consiglio Comunale della Città, è sotto i riflettori perché presenta anche molte lacune dal punto di vista della tutela della qualità della vita delle persone detenute, tanto che è stato oggetto di alcune iniziative di protesta interne che hanno causato feriti e danni alla struttura, e manca di trasparenza in merito al rispetto delle norme e delle procedure al suo interno.

 

La detenzione amministrativa, dunque non giustificata da colpevolezza di reato, ma unicamente dalla presenza irregolare sul territorio, rappresenta la morte della Repubblica fondata sulla sovranità delle persone che la abitano, perché nega a una fetta di popolazione presente sul territorio la possibilità di vivere dignitosamente, trattandole come criminali da allontanare, punire, disumanizzare, anziché favorirne la regolarizzazione e l’inclusione nella società.

 

Questa condizione va denunciata e finché i CPR saranno aperti non è possibile festeggiare pienamente la Repubblica.

 

Per questo il 2 giugno la “Rete Torinese contro tutti i CPR” torna in piazza per ribadire la propria contrarietà a tutti i CPR e al CPR di Torino. Simbolicamente sarà celebrato il corteo funebre della Repubblica che partirà proprio da Piazza della Repubblica alle 19:00 e arriverà a Piazza Castello, di fronte alla sede della Prefettura, ufficio territoriale del Ministero dell’Interno. Si tratterà di una manifestazione pacifica, in cui tutte le persone, direttamente o indirettamente impegnate sul tema, in particolare quelle che ricoprono ruoli istituzionali, sono invitate a intervenire e contribuire simbolicamente al momento di confronto che chiederà la chiusura del CPR di Torino e di tutti i CPR.

 

Al termine della manifestazione saranno condivisi documenti, indirizzati ai due principali soggetti che con ruoli diversi sono responsabili dell’esistenza del CPR, in particolare alla Prefettura, responsabile territoriale della struttura, e Sanitalia, attuale ente gestore del centro, chiedendo rispettivamente la chiusura del centro e il ritiro della candidatura a partecipare alla gestione dello stesso.

Le lettere verranno distribuite in più copie cartacee con busta e francobollo a tutti i cittadini e le cittadine che vorranno simbolicamente firmarle e spedirle.

Parallelamente da quel momento si attiverà una intensiva comunicazione mail a tutti i soggetti sopra citati, con lo stesso oggetto e contenuto delle lettere.

Inoltre sarà l’occasione per condividere con gli enti che si occupano di sanità e gli ordini professionali socio-sanitari la campagna di presa di coscienza dei medici sulla certificazione di idoneità delle persone migranti alla vita nei CPR, promossa da ASGI, SIMM, NOCPR.  https://www.asgi.it/wp-content/uploads/2024/02/1_Appello.pdf

Sono invitate ad aderire tutte le persone, realtà e istituzioni interessate e impegnate sul tema, che condividono la necessità di arrivare alla chiusura definitiva del CPR di Torino e di tutti i CPR.

 

Iniziativa promossa da

ACMOS e Rete Torinese contro i CPR

nocprtorino@gmail.com – info@acmos.net

Per maggiori informazioni:

Ramona Boglino – 3478739276; ramona.boglino@acmos.net

Aderenti

Fondazione Benvenuti in Italia

Libera Piemonte

Articolo 21 Piemonte

ARCI Torino

ACLI

CGIL

Giustizia Climatica Ora!

Ultima Generazione Torino

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Un silenzio assordante. Presidio pro-referendum contro il boicottaggio del servizio pubblico

Venerdì 23 maggio | ore 18 | Sede RAI – Via Verdi 16, Torino

Ad oggi lo spazio dedicato ai Referendum da parte di tutte le emittenti televisive è totalmente inadeguato. Può sembrare un boicottaggio, un modo per dire di non andare a votare, come hanno fatto pubblicamente diversi esponenti dell’attuale Governo e delle nostre Istituzioni.

 

E’ una situazione preoccupante, e ancora di più se la si guarda dalla prospettiva del servizio pubblico RAI che dovrebbe garantire a tutte le cittadine e tutti i cittadini un’adeguata e imparziale informazione. A poco valgono le rassicurazioni sul fatto che a ridosso del voto verranno trasmessi spot che informano sui contenuti dei quesiti e sulle modalità di voto: serve un adeguato spazio all’analisi dei contenuti, serve par condicio tra le posizioni del SI e le posizioni del NO, serve più generalmente ribadire l’importanza dello strumento referendario, soprattutto se si considera la condizione di grave fragilità della nostra democrazia, come spesso richiamato dal Presidente della Repubblica Mattarella.

 

Democrazia già fragile e ora gravemente colpita dal DDL “Sicurezza”, che conferma un atteggiamento allergico alle libertà da parte del Governo Meloni, come confermato dall’appello firmato da oltre 200 giuristi.

Per questi motivi il 23 maggio presidieremo ancora una volta la sede RAI di via Verdi a Torino e useremo lo spazio pubblico al posto del servizio pubblico per ribadire l’importanza di andare a votare.

 

Abbiamo scelto questa data perché anniversario della strage di Capaci: per noi la memoria di quella strage è il continuo impegno nella difesa della democrazia attraverso lo strumento della partecipazione.

 

Promotori: 

ACMOS

Generazione Ponte

Fondazione Benvenuti in Italia

Articolo 21 – Piemonte

Libera Piemonte

 

Aderenti:

ANPI Provincia Torino

CGIL

Sinistra Ecologista

Partito Democratico Torino

Torino Domani

+Europa Torino

Haititalia

Giovani Democratici

Unione Giovani di Sinistra – Torino

Torino Possibile

MAIS ONG

Ortika OdV ETS

Italiani senza cittadinanza

Sinistra anticapitalista

Associazione Adelaide Aglietta

Associazione Soomaaliya

Associazione 2PR prevenzione e promozione

Associazione Generazioni migranti aps

Europa radicale

Associazione Amece

Alleanza Verdi e Sinistra

Partito Rifondazione Comunista – Torino

Centro sociale Boccardo APS San Mauro t.se

Partito Socialista Italiano

Italia Viva – Torino

Italia Viva – Pinerolo

AICS – Torino

Volt Europa

Azione

Famiglie Accoglienti – Gruppo di Torino

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WE ARE BRIDGES – Meridiano d’Europa 2025, Sarajevo e Srebrenica

«La più grande buona azione è costruire un ponte», Ivo Andrić, “Il ponte sulla Drina”

Lunedì 12 maggio 2025 siamo tornati e tornate a Torino dall’undicesima edizione del Meridiano d’Europa, che si è tenuto a Sarajevo e Srebrenica, in Bosnia-Erzegovina.

Ora vogliamo ripercorrere insieme a voi alcuni dei momenti più salienti di questa esperienza!

Il viaggio

WE ARE BRIDGES

Siamo partiti e partite da Trieste mercoledì 7 maggio, dopo aver incontrato, nella prima plenaria, la profonda testimonianza di Azra Nuhefendic, giornalista di Sarajevo che dal 1995 vive e lavora a Trieste, aver ascoltato i saluti istituzionali di Mattia Vinzi, Europe Direct Trieste – Centro Eurodesk, e presentato i gruppi, con gli animatori e le animatrici di questa edizione.

Azra Nuhefendic ci ha portato la sua testimonianza, che ha inquadrato come vogliamo approcciare questa esperienza, e che abbiamo portato con noi lungo tutto il viaggio.

Abbiamo dedicato la prima giornata a Sarajevo, giovedì 8 maggio, all’esplorazione della città e della sua storia, complessa e delicata. Dopo una mattinata dedicata a conoscersi nei gruppi, con giochi e attività di ice-breaking, nel pomeriggio ogni gruppo ha seguito percorsi diversi esplorando Sarajevo, toccando tappe, musei, luoghi significativi che raccontano le storie della città.

Tra i momenti più intensi, ci sono stati quelli in cui abbiamo visitato la Cattedrale del Sacro Cuore di Gesù, l’Antica Sinagoga di Sarajevo, la Moschea Gazi Husrev-beg: luoghi di culto, testimonianze della complessa diversità religiosa e culturale della quale abbiamo fatto esperienza in Bosnia-Erzegovina. I e le partecipanti hanno avuto l’occasione di osservare le “Rose di Sarajevo”, i crateri creati dalle granate che, dipinti di resina rossa, ricordano le vittime dell’assedio.

Il 9 maggio, Festa dell’Europa, abbiamo scelto di tornare a Srebrenica, a distanza di dieci anni dalla prima edizione del Meridiano d’Europa. È stata una giornata intensa e piena di commozione: i e le giovani, accompagnate da una guida del Memoriale di Srebrenica, hanno attraversato il Memoriale e Cimitero di Srebrenica-Potočari per le Vittime del Genocidio del 1995, camminando accanto alle lapidi bianche che crescono in numero ogni anno, man mano che vengono trovate ulteriori vittime, e visitato la base che ospitava le Nazioni Unite e che oggi è diventata un Museo, per guardare le video-testimonianze delle persone sopravvissute ai massacri e ascoltare la ricostruzione storica di ciò che è successo a Srebrenica e nelle zone limitrofe.

Nella giornata del 9 maggio, alcune domande ci hanno guidati e guidate nella riflessione: come agiamo, oggi, per rendere giustizia a questa memoria? Come ci impegneremo per contribuire a rendere l’Europa un luogo di reale tutela di tutti i diritti umani?

L’elaborazione di come rispondere a queste domande è continuata il giorno dopo, sabato 10 maggio: la penultima giornata del Meridiano d’Europa è stata dedicata alla rielaborazione e all’interconnessione tra passato e presente.

I e le partecipanti hanno ascoltato le testimonianze di Anna Maria Boario, volontaria in Croazia dopo le guerre degli anni Novanta, di Edoardo Daneo, Direttore Operativo del Coordinamento Comuni per la Pace, e di Carlo Garrone, Presidente del COCOPA, prendendone spunto per riflettere nei gruppi: come contribuire alla costruzione di pace, oggi, a livello personale e collettivo?

Nel pomeriggio i gruppi hanno partecipato ad un World Café con alcune delle organizzazioni sociali attive a Sarajevo. Abbiamo incontrato Mersiha Turudija di Education Builds BiH – Jovan Divjak, che sostiene l’educazione di giovani provenienti dai contesti di guerra, Ajsa Kocan e Lejla Pleh di CURE Foundation, organizzazione femminista per l’empowerment delle donne in Bosnia-Erzegovina, Ajna Mešić di Youth Initiative for Human Rights – Bosnia and Herzegovina, che lavora per rafforzare il ruolo dei giovani sul territorio, Amina Sejfić di Post-Conflict Research Center (PCRC), ONG che si occupa di promozione della pace e prevenzione dei conflitti; Emir Zulejhic di Zašto ne (Why not), organizzazione civica che promuove il giornalismo indipendente e il fact-checking, Adna Rizavan di OKUP Bugojno, che usa il teatro come strumento di dialogo e trasformazione sociale.

Domenica 11 maggio, a conclusione del viaggio educativo, abbiamo scelto di chiudere l’esperienza con una grande plenaria conclusiva, per dare voce ai pensieri e alle emozioni maturate dai e dalle partecipanti durante i giorni passati insieme a Sarajevo e Srebrenica. I e le giovani hanno parlato davanti all’assemblea, raccontando al microfono i momenti di questo viaggio che più li hanno toccati e che li spingeranno a continuare ad impegnarsi sui propri territori, con le proprie associazioni di riferimento, per continuare a cucire e ricucire insieme. E proprio in questi giorni abbiamo cucito insieme, simbolicamente, tutti i quadrati di stoffa sui quali ognuno, a Srebrenica, ha scritto le proprie riflessioni durante la giornata al Memoriale. Che questo lavoro collettivo ci accompagni al rientro nella nostre città, per continuare a costruire ponti, mai muri: iniziamo a farlo cucendo insieme tutti i quadrati di stoffa, a formare una coperta simbolica fatta delle nostre parole. Per raccontare l’Europa che vogliamo, e che dovremo continuare a costruire, per renderla finalmente giusta e inclusiva.

Le video-interviste

WE ARE BRIDGES

Nell’ambito del viaggio, l’ufficio stampa di ACMOS, in collaborazione con Simone Modugno, giornalista e videomaker triestino, ha realizzato quattro video-interviste a persone e organizzazioni incontrate durante il viaggio.

Abbiamo intervistato Azra Nuhefendic, giornalista e scrittrice di Sarajevo che collabora con il quotidiano “Il Piccolo” ed è corrispondente per l’Osservatorio Balcani Caucaso: “Le guerre possono accadere ovunque e a chiunque: ho vissuto in Jugoslavia, un paese europeo, pensando che avrei avuto una vita lineare, senza guerre. Bisogna imparare, per potersi proteggere: la protezione più efficace è la democrazia“,

la guida turistica bosniaca Amela Čengić, specializzata in cultura, storia e politica di Sarajevo: “C’erano due lati: chi assediò la città, lasciando la popolazione intrappolata, senza cibo, senza acqua, e chi invece credeva nella convivenza e nella possibilità di vivere insieme. Per quattro anni abbiamo difeso la città, sostanzialmente, con i nostri cuori”,

Azir Osmanović, curatore del Memoriale di Srebrenica: “I giovani possono venire qui e conoscere il genocidio, per cercare di prevenire altri crimini di guerra nel mondo. Dopo ogni crimine di guerra diciamo mai più, ma continua a succedere”,

Ajna Mešić di “Youth Initiative for Human Rights – Bosnia and Herzegovina” e Ašja Kočan di “CURE Fundation”: “Le nuove generazioni di giovani stanno costruendo una società che possa favorire un dialogo tra le diverse nazionalità e religioni”.

Trovi tutti i video e le interviste a questo link!

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Biennale Democrazia non è stata un’occasione persa per i giovani

Pur comprendendo alcune delle osservazioni mosse nell’articolo pubblicato su Lavialibera questa mattina, è necessario riequilibrare il racconto. Biennale Democrazia 2025 ha infatti sostenuto concretamente la partecipazione giovanile, promuovendo il Campus di  Biennale, un progetto che ha permesso a 200 giovani da tutta Italia di prendere parte alla manifestazione.

Il campus non si è limitato a offrire un pass per gli eventi: ha costruito un vero e proprio percorso formativo, dando accesso diretto a incontri di alto profilo, talvolta accademici e complessi – sì – ma proprio per questo stimolanti e significativi per chi intende formarsi come cittadino consapevole. È nel confronto con contenuti densi, nel mettersi in discussione, che l’esperienza assume spessore.

Esperienze come questa non rappresentano un punto di arrivo, ma un punto di partenza.
Il valore formativo della Biennale sta proprio nell’invitare i giovani a confrontarsi con la complessità e, attraverso di essa, a maturare gli strumenti per esercitare la democrazia, oggi e domani.

Non è una Biennale perfetta – e la critica è sempre legittima – ma definirla un’occasione mancata per i giovani rischia di cancellare un percorso che, per molti, è stato invece un’esperienza di crescita, consapevolezza e impegno.

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“Insieme ai Giardini Saragat” – Il 25 maggio una festa di comunità, creatività e sostenibilità a Barriera di Milano

Domenica 25 maggio, dalle 16:00 alle 20:00, i Giardini Saragat di Torino in Barriera di Milano si trasformeranno in un grande spazio collettivo dove incontrarsi, partecipare e costruire comunità. Un pomeriggio gratuito e aperto a tutte le età, con attività creative, laboratori, performance, musica e buon cibo, che si inserisce all’interno della Festa dei Vicini e a conclusione del progetto “Di nuovo!”, realizzato con il contributo della Regione Piemonte – Settore Relazioni Internazionali e Cooperazione, nell’ambito del Bando “Educazione alla Cittadinanza Globale per la sostenibilità e la solidarietà internazionale”.

Questo evento è co-organizzato con RiVestiTo Livedire, fare, giocare circolare: un ciclo di giornate cittadine dedicate al tessile e all’economia circolare organizzate da RiVestiTo, un progetto di Atelier Riforma, Mercato Circolare e Huulke realizzato in collaborazione con la Città di Torino e finanziato dal progetto Horizon Europe Climaborough.


WORKSHOP E ATTIVITÀ ESPERIENZIALI

Dalle 16.00 alle 17.00:

 Workshop di cucito con la Sartoria Sociale del Gruppo Abele
Impara a cucire un bottone, fare piccole riparazioni e prolungare la vita dei tuoi vestiti. Un gesto semplice per una moda più sostenibile.

Laboratorio “eRRRando”: gioco alla scoperta delle R dell’economia circolare – progetto RiVestiTo
Giocando con eRRRando, il progetto RiVestiTo ci guiderà alla scoperta delle 10R che codificano e raccontano le pratiche di economia circolare della filiera tessile: mettiti in gioco e vieni a scoprirle insieme a noi. Accesso libero, posti limitati. 

 Letture animate – con la cooperativa sociale Liberitutti
Storie lette ad alta voce per grandi e piccini, in uno spazio morbido e accogliente dove perdersi nell’immaginazione.

 Panchina delle storie – progetto Sipari Urbani del collettivo Altre Visioni
Una performance teatrale partecipativa: siediti sulla panchina, ascolta una storia o raccontane una tua. Un invito a condividere e creare memoria collettiva.

 Alla scoperta del sé – progetto Eng@ge
Prova visori di realtà virtuale e immergiti in un’esperienza sensoriale per riflettere su identità, percezione e cambiamento.

 Agrobarriera con Rete ONG
Laboratorio di talee e presentazione del progetto Bum! – Bosco Urbano Multifunzionale


Dalle 17.30 alle 18.30:

 Co-progettazione dei Giardini SaragatCollettivo Fresco
Un laboratorio aperto alla cittadinanza per immaginare insieme nuovi usi, bisogni e sogni legati a questo spazio verde del quartiere.

 Agrobarriera con Rete ONG
Laboratorio di talee e presentazione del progetto Bum!Bosco Urbano Multifunzionale

 Workshop di cucito con la Sartoria Sociale del Gruppo Abele
Impara a cucire un bottone, fare piccole riparazioni e prolungare la vita dei tuoi vestiti. Un gesto semplice per una moda più sostenibile.

 Panchina delle storie – progetto Sipari Urbani del collettivo Altre Visioni
Una performance teatrale partecipativa: siediti sulla panchina, ascolta una storia o raccontane una tua. Un invito a condividere e creare memoria collettiva.

 Alla scoperta del sé – progetto Eng@ge
Prova visori di realtà virtuale e immergiti in un’esperienza sensoriale per riflettere su identità, percezione e cambiamento.


SPEAKER CORNER – dalle ore 17:00

Uno spazio libero dove realtà del territorio presentano idee, progetti e visioni per una comunità più attiva e inclusiva.

In scaletta:

⭕️ “Barriera Unite” – co-finanziato dal Comune di Torino

⭕️ RiVestiTo – un progetto di Atelier Riforma, Mercato Circolare e Huulke realizzato in collaborazione con la Città di Torino e finanziato dal progetto Horizon Europe Climaborough.

⭕️ “Young Dreams” – co-finanziato da CSP

⭕️ Eng@ge – progetto della Città di Torino rivolto a ragazzɜ in cerca del proprio futuro

⭕️ Sipari Urbani in Barriera – progetto teatrale del collettivo Altre Visioni

⭕️ Spazzi di Inclusione – un progetto della Cooperativa Nanà che mira a creare momenti di incontro e scambio tra persone con disabilità, operatori e altrɜ cittadinɜ del quartiere Barriera di Milano


STAND E MERCATINI 

Libri al buioBiblioteca Primo Levi in collaborazione con TORINOCAMBIA
Un banchetto dove i libri sono incartati e senza titolo: lasciati sorprendere dalla lettura che ti sceglierà!

Gadget solidaliSartoria Sociale – Gruppo Abele
Piccoli doni sartoriali realizzati a mano: chi partecipa alle attività potrà riceverne uno, fino a esaurimento scorte.

Barone Ostu
Moda vintage e sartoria creativa: capi unici e sostenibili, attenti all’ambiente e al riuso.

Baobab Couture
Articoli sartoriali ispirati alle tradizioni senegalesi e italiane, cuciti a mano per una moda che unisce culture e valori.


MUSICA E MERENDA!

Dalle 18:30 alle 20:00, la giornata si concluderà con musica dal vivo e una merenda condivisa: porta qualcosa da mangiare o bere e goditi questo momento conviviale con la comunità del quartiere.


INFO PRATICHE

L’evento si terrà ai Giardini Saragat, via Leoncavallo, Torino, dalle ore 16:00 alle 20:00.
Tutte le attività sono gratuite e aperte a tutte le età. In caso di pioggia, verrà comunicato un eventuale cambio di programma. Per maggiori informazioni scrivere a: info@acmos.net

Il progetto è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte – Settore Relazioni Internazionali e Cooperazione, nell’ambito del Bando “Educazione alla Cittadinanza Globale per la sostenibilità e la solidarietà internazionale

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Buon 25 Aprile da Kherson

In occasione degli 80 anni della Festa della Liberazione, Carlo Mustaro, membro del Consiglio Direttivo di Acmos, ha scelto di trascorrere questi giorni portando supporto e solidarietà alle comunità di Mykolaïv e Kherson, in Ucraina.

Fin dall’inizio dell’invasione russa, attraverso la rete di Stopthewarnow e Operazione Colomba, diversi gruppi di giovani della nostra associazione si sono recati in queste terre per offrire vicinanza e sostegno allɜ civili rimastɜ nel loro paese. Un gesto concreto di umanità verso chi, da tre anni, vive con il rumore delle bombe come sottofondo quotidiano.

Da Kherson, alcunɜ giovani con cui abbiamo ormai stretto legami profondi hanno voluto inviarci un messaggio: ci augurano una ” “, ricordandoci che la libertà non è né scontata né gratuita; che ottant’anni fa giovani, donne e uomini hanno lottato e sacrificato la vita affinché oggi si possa .
Davanti a questo loro messaggio, non possiamo che rinnovare il nostro impegno e la nostra speranza: che anche in Ucraina, il prima possibile, possano celebrare la loro Liberazione.

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